Blog di informazione sulla vita culturale, sociale ed amministrativa a cura della lista civica Tre Torri Luvinate
Luvinate per noi è un desiderio. Su cui faticare, gioire e sperare.
Luvinate per noi è un desiderio. Su cui faticare, gioire e sperare. Questo è ciò che unisce gli amici di "TreTorri Luvinate", lista civica sganciata dai partiti ed orientata alla ricerca del bene per Luvinate e per i Luvinatesi, prima di tutto. #ANDIAMOAVANTI!
tretorri.luvinate@gmail.com - clicca MI PIACE sulla nostra pagina facebook
tretorri.luvinate@gmail.com - clicca MI PIACE sulla nostra pagina facebook
domenica 6 dicembre 2015
PROFUGHI E LUVINATESI, SFIDA SUL CAMPO.
Profughi e luvinatesi, sfida sul campo. Integrazione in gol con Ramella e Bof jr.
Tutto pronto all’oratorio del paese per la partita natalizia ideata dal sindaco Alessandro Boriani.
Si gioca sabato 12 dicembre. Il telecronista Sky: «Magari scopriamo un centravanti per il Varese»
Lo sport, e in particolare il calcio, come veicolo di integrazione, per arrivare dove la politica non può o forse non vuole arrivare.
I dieci migranti africani, tutti ragazzi di età compresa tra i 18 e i 25 anni, ospiti da qualche settimana a Luvinate sfideranno sul campo di calcio dell’oratorio del piccolo paese alle porte di Varese una selezione di appassionati calciatori locali, capitanati da Nicolò Ramella, giornalista sportivo di Rete 55 e di Sky.
http://www.laprovinciadivarese.it/stories/Sport/profughi-e-luvinatesi-sfida-sul-campo-integrazione-in-gol-con-ramella-e-bof-jr_1154837_11/
martedì 1 dicembre 2015
NATALE 2015, ACCENDIAMO LE LUCI!
venerdì 20 novembre 2015
LA SCUOLA MATERNA CRESCE! DAL 2016 DIVENTERA' ASILO MUSICALE
lunedì 16 novembre 2015
lunedì 2 novembre 2015
giovedì 24 settembre 2015
venerdì 11 settembre 2015
giovedì 16 luglio 2015
domenica 12 luglio 2015
martedì 9 giugno 2015
giovedì 4 giugno 2015
UN NUOVO MARCIAPIEDE PER LA SICUREZZA DEI PEDONI
Più sicurezza per i pedoni con il completamento del nuovo marciapiede in Piazza Cacciatori delle Alpi a Luvinate. E’ questo il risultato del provvedimento approvato all’unanimità questa mattina dal Consiglio Comunale di Luvinate, riunitosi di buon mattino – alle 8.30.
Secondo infatti gli obiettivi dell’Amministrazione, presumibilmente durante l’estate, si procederà con l’abbattimento di un muro di una proprietà privata situata nella piazza e con un conseguente piccolo arretramento; a seguito poi della delibera odierna che ha dato il via libero alla cessione – gratuita – tra privati e Comune di circa 20 mq, ci sarà lo spazio per il nuovo percorso pedonale.
«In questo modo consentiremo di ulteriormente allungare il percorso pedonale tra la Piazza del Comune verso la Statale. Già due anni fa -sottolinea il Sindaco Alessandro Boriani- si era creato la prima parte del percorso, di fronte al Monumento dei Caduti, con la creazione di una aiuola che ha fatto diminuire la velocità delle macchine e la conseguente predisposizione di un percorso per i pedoni in totale sicurezza».
Ora invece con il nuovo provvedimento si riunirà in via definitiva il marciapiede esistente, situato appunto di fronte al Monumento dei Caduti, fino al Bar Giardino. Il tutto grazie a contributi straordinari ricevuti dal Comune che non graveranno sulle spese correnti.
«Si risolverà così – prosegue il Sindaco – l’effetto imbuto che tanti Luvinatesi hanno sperimentato. Fra le macchine parcheggiate, quelle in coda al semaforo prima di immettersi sulla Statale e quelle in entrata nel paese, a rimetterci erano i pedoni che dovevano fermarsi per far passare le auto, non essendoci fisicamente lo spazio per muoversi. Ora si garantirà la necessaria sicurezza e mobilità per i pedoni in uno dei punti di maggiore passaggio e collegamento tra la parte nord e sud di Luvinate. La sicurezza dei cittadini viene prima di tutto».
( FONTE: WWW.VARESENEWS.IT - 30 MAGGIO 2015 )
mercoledì 27 maggio 2015
ASILO E SCUOLA AL PARCO DEL SORRISO
Un fine settimana all’insegna dell’educazione e della famiglia, con quasi 400 persone tra scuola e Parco del Sorriso.
Per due giorni Luvinate ha visto infatti protagonisti i bambini della scuola dell’infanzia e della scuola primaria, impegnati con insegnanti e genitori nella festa di fine anno scolastico.
Sabato e’ toccato ai bambini della scuola primaria che, fra giochi e canti, hanno presentato la mostra dedicata alla scoperta del monachesimo, con un particolare riguardo al vecchio monastero di Luvinate che oggi ospita il Golf Club. Una mostra itinerante curata insieme ai volontari della Biblioteca comunale e che sarà visitabile per tutta la settimana. Al Parco del Sorriso, prima del pranzo curato dall’associazione genitori, una speciale lezione a cura dei bambini che hanno scoperto e spiegato l’uso della casetta dell’acqua realizzata dall’Amministrazione.
Domenica mattina è stato invece il turno della scuola dell’infanzia, con la gara delle mini olimpiadi e l’assegnazione di uno speciale diploma per i bambini che andranno alla scuola primaria. Poi tutti insieme a pranzo presso il Parco del Sorriso che ha così visto in un solo weekend quasi 400 persone.
( fonte: varesenews.it - 25 maggio 2015 )
venerdì 22 maggio 2015
"NOI CHE GUARDIAMO IN FACCIA LA GENTE"
La Provincia di Varese nei giorni scorsi ha dedicato ampi articoli all'impegno dei sindaci dei piccoli comuni, sindaci di "periferia". Il Direttore del giornale ha anche chiesto al Sindaco di Luvinate di scrivere un contributo sul suo impegno da primo cittadino. Qui di seguito copia dell'editoriale pubblicato sabato 9 maggio 2015 e a seguire il testo completo per la lettura.
_________________
C’è un sostantivo che unisce un sindaco al proprio Comune, soprattutto di “frontiera”, lontano dalle grandi realtà raccontate dai media, la passione. Passione per la propria terra, per le tradizioni attorno alle quali e con le quali sei cresciuto, per quella “lingua” della tua nonna, il dialetto, che illustrava alla perfezione ogni cosa ogni personaggio ogni gesto, lontani da quei tecnicismi stranieri che contraddistinguono tutto ai giorni nostri.
Un sentimento che non ha colori, che spinge dapprima ad interessarsi della cosa pubblica, poi a farsi coinvolgere sempre più, per sfociare infine in una scelta che condiziona in modo significativo la vita. Un sentimento che non ha confini, tanto meno quelli di un paese che, sia pur piccolo, presenta gli stessi problemi di altri più estesi. Tutto ciò significa per i giorni, i mesi e gli anni del mandato attenzione, rigore, equilibrio e anche sacrificio.
Il direttore di un grande giornale era solito affermare che “…la cronaca si scrive con i piedi…”: se non sai dove ti trovi e con chi stai parlando, guardandosi negli occhi, non puoi descrivere un bel nulla. Il sindaco di un Comune di “frontiera” è come quel cronista: deve conoscere tutto e tutti, fare delle analisi, mostrare equilibrio e responsabilità in ciascun momento, parlare, confrontarsi, e non negarsi. Guardare negli occhi il proprio interlocutore é mostrare rispetto dei suoi diritti anche se poi occorrerà una sintesi delle problematiche e puntare, sempre, al bene comune.
Il Sindaco di un piccolo comune è dunque un cronista-volontario. Cronista perché è testimone dello scorrere del tempo e dei suoi personaggi nelle sue terre, ma anche volontario perché anche fisicamente ci si deve far carico dei problemi e delle speranze dei propri cittadini, anche senza l’aiuto di nessuno. Penso all’ansia e alle preoccupazioni mentre lo scorso autunno, di notte, camminavo nel fango per raggiungere le famiglie isolate a causa della frana che si era verificata a causa delle piogge torrenziali. Penso alla gelata che fece saltare un rubinetto al cimitero una domenica di gennaio: a me è toccato aggiustarlo con l’aiuto di mia moglie e con il supporto di una pentola d’acqua bollente per sciogliere il ghiaccio. Due settimane fa ero invece al Parco a riverniciare un sabato pomeriggio con due amici volontari i giochi dei bambini; così abbiamo risparmiato qualche centinaia di euro.
Penso soprattutto al valore dei NO che spesso siamo costretti a pronunciare per difendere le leggi ed il bene comune: sono no che costano, anche sul piano personale e comportano sacrifici, tanta pazienza, fatiche, situazioni non sempre facili; come ben sappiamo, la cronaca del varesotto e di tante parti d’Italia racconta sempre di più episodi a danno degli amministratori locali.
Le domande di oggi sono legate ai problemi delle singole persone e alle loro famiglie: lavoro, figli, assistenza, scuola. Questioni che riguardano l’intera Nazione, ma aggravati dal fatto che quasi sempre conosci gli interlocutori e hai condiviso con loro assilli, dubbi, gioie e dolori. Un conto è inviare lanci di agenzia o tweet; diverso è fissare negli occhi una persona. Anche per questo occorre non essere soli, ma affrontare questa avventura insieme, in un gioco di squadra, con persone che abbiano i tuoi stessi sentimenti, la tua passione e soprattutto quell’amore per la propria terra indispensabile per affrontare –e qualche volta ricominciare- con entusiasmo ogni sfida.
In un’Italia in perenne transizione, i Comuni continuano dunque ad essere la prima trincea di democrazia: i cittadini prima di rivolgersi a chissà quale ente, bussano alla porta del loro Municipio e cercano il loro Sindaco. E’ nel nostro sangue: prima dell’Italia, c’erano i Comuni ed i loro campanili. Sono identità e storie da preservare ed alimentare, anche di fronte ai tanti cambiamenti che saremo chiamati ad affrontare, soprattutto per i piccoli comuni. Non ci fa paura né l’innovazione né il rinnovamento e su questo, insieme a tanti colleghi, siamo al lavoro per capire le modalità più opportune al fine di mettere in rete, in maniera collaborativa ed efficace, le nostre Amministrazioni, per non soccombere –anche se il rischio è grande- al peso della spending review e ai bilanci bloccati dal Patto di Stabilità.
All’anonimato e alla indifferenza di tante zone e quartieri di grandi città, continuiamo a credere alla vitalità e al protagonismo di comunità che hanno voglia di incontrarsi e crescere insieme, grazie alla generosità di tanti volontari, alla rete delle Parrocchie e all’impegno degli amministratori di turno. Questa è l’Italia che dà il buon esempio, che non persegue le grandi azioni –non toccano a noi- ma che innerva il quotidiano di tanti piccoli gesti di civismo, quel civismo responsabile che si rimbocca le maniche e che sarà il punto fermo per ogni ricostruzione.
mercoledì 6 maggio 2015
domenica 15 marzo 2015
lunedì 9 marzo 2015
mercoledì 11 febbraio 2015
Iscriviti a:
Post (Atom)